Cominciamo guardando un video, che mostra come i marchi si trovino ovunque nelle nostre vite, cosa sono e cosa rappresentano.
Un Brand non è solo un logo (cioè il simbolo grafico che lo rappresenta, un’identità aziendale o una pubblicità… è fiducia, passione, senso di appartenenza, sicurezza e una serie di valori distintivi. Le marche garantiscono la qualità, evocano desideri, ci aiutano ad appartenere…
Un Brand è:
Non è necessario essere una grande azienda per avere un brand. Qui trovate alcuni spunti per le piccole aziende che vogliono costruire un brand e veicolare ciò che ritengono che il mondo debba sapere su di esso. Perciò, date una bella lucidata alla vostra “vision” (il senso che un’azienda dà al proprio stare sul mercato) e rendetela cristallina.
Fate una lista dei valori che caratterizzano la vostra azienda. La gente conosce i vostri valori? Avete creato una relazione che potete potenziare?
Qual è il valore o il beneficio che il vostro prodotto o servizio dà al cliente? Avete specialità che vi distinguono dagli altri? Siete in grado di mostrare con immagini o testi descrittivi l’aspetto emozionale della vostra superiorità rispetto ad alcuni concorrenti?
Avete l’opportunità di raccontare la vostra storia e portare in evidenza attività meno visibili, come la formazione dei dipendenti, il clima aziendale positivo, il coinvolgimento nella vostra comunità, i contributi caritatevoli… Si tratta di elementi importanti da descrivere, perché vi aiutano ad entrare in relazione con il sistema di valori del vostro cliente.
Ora cerchiamo di comprendere perché il fatto di collegare un brand ad un’area rurale possa essere una strategia di marketing vincente:
Il marketing rurale ha molto in comune con il marketing territoriale. Il marketing territoriale è impiegato come concetto-ombrello (vale a dire un concetto che si riferisce a più elementi) focalizzato non solo sulle regioni, ma che può arrivare ad includere intere nazioni, aree interregionali, città, zone rurali, ecc.
Il branding rurale, come dice la parola, riguarda specifici luoghi rurali e perciò si concentra su aree meno popolate, con specifici sviluppi demografici, sociali ed economici. Mentre il branding territoriale di città e regioni è ormai consolidato da decenni, quello delle aree e delle comunità rurali è un fenomeno molto più recente. Un brand rurale è uno strumento del marketing territoriale, che è un processo di creazione di valore. Il Marchio (Brand) è l’elemento di sintesi dei significati attribuiti all’area rurale.
Le istituzioni locali ed i rappresentanti delle comunità ritengono necessario imitare le campagne di comunicazione e promozione di luoghi più ampi, per attirare attenzione positiva, sia all’interno della comunità che all’esterno. Gli operatori rurali spesso concepiscono il branding come un modo per contrastare tendenze negative a livello demografico e sviluppi economici sfavorevoli. Il branding, insieme ad altre misure, è considerato un mezzo integrato per mantenere vive e vitali le aree rurali.
Le aree rurali hanno buone ragioni per scegliere il branding tra gli strumenti per invertire le tendenze negative a livello demografico ed economico. Generalmente, lo scopo del branding è quello di migliorare l’immagine ed il vissuto generali ed aumentare l’esposizione professionale alle qualità ed opportunità offerte dalle aree rurali. Il marketing territoriale fa da denominatore comune tra diversi pilastri, ad esempio l’economia, le infrastrutture, l’istruzione e la cultura, e gli stakeholder (cittadini, imprenditori, autorità) che compongono un’area. Perciò, il branding comprende e cerca di mettere insieme diversi settori e prospettive per allineare i loro obiettivi.
Il fatto di ottenere un brand efficace renderà visibile una data area sulle mappe, e molte nazioni, regioni e città hanno già stabilità il proprio brand territoriale, o ci stanno lavorando, o almeno ci hanno pensato. Alcuni marchi territoriali sono diretti ad un settore specifico, per esempio il turismo, mentre altri coprono diversi settori ed influenzano una varietà di fruitori del territorio, come ad esempio i turisti, il tessuto produttivo, gli investitori, potenziali nuovi residenti, oltre che, naturalmente, gli abitanti del luogo.
Il branding territoriale ha un alto livello di intangibilità e di complessità e le peculiarità rurali sono indicate come "modelli decisionali incerti, complessi e spesso contraddittori, influenzati da molteplici gruppi di interesse, ognuno con il proprio insieme distintivo di valori e ideologie" (Holmes, 2002).
Spesso le comunità locali tendono a diffidare delle nuove iniziative di marketing territoriale, soprattutto nelle aree rurali dove ostacoli alla cooperazione possono sorgere quando una comunità guarda solo i propri obiettivi senza tener conto della necessità di scendere a compromessi per l'utilizzo di più elementi che rappresentino le zone rurali.
Nel corso degli ultimi 10 anni molte regioni e province europee hanno cercato di perseguire strategie creative per promuovere le qualità dei loro territori (Hospers 2004) nel senso più ampio, cercando di far leva su, tra gli altri, paesaggio, natura, patrimonio culturale, prodotti regionali, gastronomia regionale e prodotti di qualità tradizionali. Il successo di un marchio ombrello nel mercato è ottenuto solo se gli attori "costruiscono un’identità o un’immagine di marca che riassume per i potenziali visitatori l'essenza delle qualità fisiche, paesaggistiche, umane, culturali, qualitative e di vitalità della zona" (Garrod et al., 2006).
Le azioni di marketing territoriale
Il Pesto Genovese garantisce un ritorno, tanto per i produttori del Basilico di Pra’, che per i ristoratori e i trasformatori, ed è quindi una risorsa nel distretto genovese.
Il Sudtirolo
Il Meetjesland (Belgio)
Il Comune di Finnoy (Norvegia)
Alcuni BRAND che identificano i Percorsi del Vino (Wine Routes) in tutto il mondo: in collaborazione con istituzioni locali e produttori, essi sono riusciti ad aumentare l’area di produzione
Sudafrica
Cipro
USA
Italia
Francia