Unità 4: L’esperienza di vendita con la vendita diretta

Vendita diretta



Il ricorso alla vendita diretta da parte degli agricoltori è una pratica commerciale divenuta quasi necessaria, se si considera che, con il canale lungo, solo circa un quinto del prezzo al consumo dei prodotti agricoli remunera il produttore agricolo, mentre il resto va a compensare i costi di intermediazione tra domanda e offerta.

Vendere direttamente al consumatore può costituire un canale di commercializzazione efficiente, per il fatto di ridurre i costi a carico del consumatore e al contempo rispondere ad un’esigenza specifica, che i clienti non potrebbero soddisfare in altro modo.

Una soluzione per contribuire a colmare la distanza tra i prezzi dei produttori agricoli e quelli pagati dal consumatore è infatti quella di favorire e migliorare le relazioni dirette tra consumatori e produttori, accorciando i canali di commercializzazione ed enfatizzando il concetto di cibo locale. La vendita diretta consente, inoltre, agli agricoltori di contrastare gli effetti dello squilibrio di potere di mercato e delle speculazioni nella filiera agroalimentare.

I mutamenti avvenuti nella società civile, specialmente a livello di consumo finale, verso una maggiore consapevolezza degli aspetti nutrizionali dell’alimentazione e l’attenzione alla relazione tra cibo e salute (compresi i problemi di sicurezza alimentare) favoriscono un aumento della domanda di prodotti garantiti per freschezza, sicurezza e scarsa trasformazione. Il contatto diretto tra produttori e consumatori costituisce uno strumento, per il consumatore, per ottenere informazioni sull’origine dei prodotti e le loro caratteristiche e per verificare la qualità e la freschezza.

Per i consumatori, quindi, il vantaggio può essere così sintetizzato: comprare qualità ad un costo ragionevole, per il risparmio di costi legato all’assenza di intermediari, che fa sì che i prodotti di alta qualità veicolati dai canali diretti siano in genere più a buon mercato di quelli che arrivano alle famiglie tramite catene di commercializzazione lunghe.

Il canale corto permette, inoltre, di accentuare l’enfasi sulla qualità e sull’origine del prodotto. Del resto, la domanda di alimenti a buon mercato coesiste con un accresciuto interesse nei confronti della varietà e distintività degli alimenti, alta qualità e sicurezza. E in Italia la ricerca, da parte dei consumatori, della qualità, freschezza e salubrità dei prodotti è messa in evidenza tra le principali motivazioni degli acquisti diretti dall’agricoltore.

Al di là delle motivazioni economiche, il consumatore s’impegna nell’acquisto diretto anche per motivazioni ambientali e sociali, in primo luogo, perché la Vendita Diretta è più amica dell’ambiente rispetto alla catena commerciale lunga, in secondo luogo perché essa diventa un’occasione per riscoprire l’esistenza dei cicli delle stagioni, le identità regionali, la biodiversità, la bellezza del paesaggio, ma anche le tradizioni enogastronomiche e, più ampiamente, la cultura rurale.





Roma – Cibi di Italia 2012

Festival agroalimentare organizzato da Coldiretti Campagna Amica nell’area del Circo Massimo: 4 giorni di esposizione, il più grande farmers’ market nel mondo, 200 stand, 300.000 visitatori, 10.000 specialità italiana offerte ai consumatori.


Soluzioni praticabili: diverse forme assunte dal canale corto di commercializzazione

Farmers’ Market in Lettonia

City Heights Farmers’ Market di San Francisco



I farmers’ market attuali, nel modo con cui sono organizzati, offrono valore aggiunto da un punto di vista sociale e culturale, fornendo un’occasione per condividere e scambiare contenuti. Al di là della vendita di prodotti dell’agricoltura, si organizzano eventi che non solo informano il consumatore, ma favoriscono l’orientamento verso un maggiore acculturamento e una più intensa comunicazione. Ciò significa che i farmers’ market possono essere considerati una risposta ad un nuovo bisogno sociale di informazione, contatto e riduzione delle distanze tra le aree urbane e quelle rurali (natura).



Shir Halpern, proprietario e co-fondatore del Tel Aviv’s Farmers’ Market, nell’area del porto di Tel Aviv, discute i problemi generati dalla moderna industria degli alimenti trasformati, ed il modo con il quale i farmers’ market possono contribuire a rendere il mondo un posto migliore.

Guarda qui! Intervento al TEDxIDC:


Farmers’ Market nel Mondo


Guarda il seguente allegato:


Farmers’ Market nel Mondo







L’ESPERIENZA DI CAMPAGNA AMICA

www.campagnamica.it


Le principali reti nazionali di punti vendita di Vendita Diretta dal produttore al consumatore sono le fattorie, gli spacci, i farmers’ market Campagna Amica, le cooperative agricole.

Nei Punti Campagna Amica trovate solo prodotti agricoli italiani.

Incontrate un mondo di prodotti buoni, sicuri e controllati, direttamente dalla campagna sulle vostre tavole; più convenienza e più scelta, la sicurezza di ciò che mangiate.

La qualità di ciò che mangiate è determinata dall’origine. Nei punti Campagna Amica siete certi di trovare prodotti di stagione, freschi, di qualità, con un buon sapore e 100% italiani. Se l’incontro avviene tra produttori e consumatori, noi raggiungiamo entrambi.

E portiamo sapore, autenticità e freschezza nella vostra alimentazione.

Si tratta di una rete di produttori che hanno:

  • lo stesso marchio distintivo;
  • lo stesso disciplinare che governa l’uso del marchio;
  • le stesse regole di condotta;
  • lo stesso codice etico ambientale;
  • lo stesso sistema di controllo da parte di una realtà terza.
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