Modulo 4: La nostra parola d’ordine: qualità!
Unità 4: Il macrotrend della Sostenibilità e della Biodiversità

Cosa pensate che sia la sostenibilità?

Cosa pensate che sia la sostenibilità?
La parola sostenibilità deriva dal latino sustinere (tenere). Sostenere può significare mantenere, sostenere o sopportare. Non esiste una definizione universale della sostenibilità. Ci sono molti punti di vista diversi su cosa significa e come possa essere conseguita. L'idea di sostenibilità nasce dal concetto di sviluppo sostenibile, che è diventato la lingua comune al primo Vertice Mondiale della Terra a Rio nel 1992.


Vedere anche:


Def. 1:
Rispondere alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. (Rapporto Bruntland per la Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo)

Def. 2:
Migliorare la qualità della vita umana rimanendo entro la capacità di carico degli ecosistemi che supportano la Terra.

Def. 3:
Un processo di cambiamento in cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico ed i cambiamenti istituzionali sono tutti in armonia per migliorare sia il potenziale attuale che quello futuro, per soddisfare i bisogni e le aspirazioni umani.

Una parola, molti significati

Sostenibilità sociale: è la capacità di un sistema sociale, come ad esempio un Paese, una famiglia, o un'organizzazione, di funzionare a un livello definito di benessere sociale e d'armonia a tempo indeterminato. Problemi come la guerra, la povertà endemica, la diffusa ingiustizia e tassi di istruzione bassi sono i sintomi di un sistema socialmente insostenibile.

Sostenibilità ambientale: è la capacità dell'ambiente di sostenere un determinato livello di qualità ambientale e tassi di estrazione delle risorse naturali, a tempo indeterminato. Questo è il più grande problema attuale del mondo, anche se, poiché le conseguenze della mancata soluzione si esplicano in un tempo successivo, al problema è attribuita una priorità troppo bassa.

Sostenibilità economica: è la capacità di un'economia di sostenere un determinato livello di produzione economica a tempo indeterminato. A partire dalla Grande Recessione del 2008, questo è il più grande problema evidente del mondo, che mette in pericolo i progressi in fatto di sostenibilità ambientale.

Come probabilmente avrete notato guardando la televisione, leggendo una rivista o un giornale, parlando con le istituzioni, negli ultimi anni l'uso della parola “sostenibilità” è notevolmente aumentato. Sono stati sviluppati nuovi concetti in materia di stili di vita, di processo decisionale, di azioni e prospettive future a livello globale, e sono anche state create nuove parole intorno al concetto di sostenibilità.
Alcuni esempi sono elencati di seguito:

Poniamoci qualche domanda

Come definireste la Sostenibilità?

Cos’è la Sostenibilità applicata a un sistema agricolo?

Cos’è la Biodiversità per un sistema agricolo?



Ricorda che

Lo sviluppo sostenibile implica la convergenza tra i tre pilastri dello sviluppo economico, dell’equità sociale e della protezione dell’ambiente.

Se uno solo di tali pilastri è debole, l’intero sistema è insostenibile.

Che cosa è la sostenibilità di un sistema agricolo?

Ci sono diversi modi per migliorare la sostenibilità in agricoltura. Questi possono variare da paese a paese, da regione a regione. In quanto agricoltori, potete anche provare ad assumere un approccio più sostenibile condividendo alcune pratiche comuni che sicuramente già conoscete. Tutte queste pratiche contribuiscono alla redditività delle aziende agricole a lungo termine, alla gestione ambientale e alla qualità di vita rurale. Qui potete trovare un elenco delle più utilizzate:

Gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management - IPM)

La IPM gestisce i parassiti combinando strumenti biologici, colturali, fisici e chimici, in modo da ridurre al minimo i rischi ambientali economici, sanitari.

Pascolo di rotazione

Si portano gli animali fuori dalla stalla, ai pascoli che forniscono foraggio di alta qualità e riducono i costi di alimentazione e di gestione, evitando la fertilizzazione e l’accumulo di letame.

Difesa del suolo

Molti metodi di conservazione del suolo, tra cui coltivazione a fasce, riducono la lavorazione del terreno e la "non lavorazione", aiutano a prevenire la perdita di terreno a causa dell’erosione del vento e dell’acqua.

Qualità dell'acqua

La conservazione e la protezione delle acque è fondamentale per l'agricoltura sostenibile. Molte pratiche migliorano la qualità dell'acqua potabile e delle acque di superficie, proteggono le zone umide. Le zone umide svolgono un ruolo chiave nel filtrare i nutrienti ed i pesticidi, oltre a fornire habitat alla fauna selvatica.

Colture di copertura

La coltivazione di piante come la segale o il trifoglio, in bassa stagione dopo la raccolta offre molti vantaggi, tra cui il controllo delle erbacce e dell’erosione ed il miglioramento della qualità del suolo e dei suoi nutrienti.

Diversità delle colture e del paesaggio

Far crescere una maggiore varietà di colture in una fattoria riduce i rischi legati alle condizioni climatiche estreme, alle condizioni di mercato o ai parassiti delle colture. Inoltre, in questo modo si contribuisce alla conservazione del suolo, all’habitat della fauna selvatica e all'aumento delle popolazioni di insetti utili.

Gestione dei nutrienti

La gestione centralizzata dell’azoto e di altri elementi nutritivi migliora il terreno e protegge l'ambiente. Un maggiore uso di fonti di nutrienti prodotti in azienda, come il letame e le colture di copertura leguminose, riduce la necessità di comprare fertilizzanti.

Marketing

Fornisce uno strumento chiave per migliorare la redditività e contribuisce alla sostenibilità soprattutto grazie alla vendita diretta (si veda il modulo 3) che abbreviando la catena distributiva tra produttore e consumatore garantisce freschezza dei prodotti, conoscenza dei prodotti, rispetto dell’ambiente per la riduzione di trasporti e confezioni

Guardate questo video:



Diversità biologica



La biodiversità rappresenta la variabilità tra le tipologie di organismi viventi di qualsiasi fonte, inclusi gli ecosistemi acquatici terrestri, marini e gli altri complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità all'interno delle specie, tra le specie e degli ecosistemi.

Che cosa è la biodiversità per un sistema agricolo?
Biodiversità e agricoltura sono fortemente interrelate perché le buone pratiche in agricoltura contribuiscono alla conservazione e l'uso sostenibile della terra, dell'acqua, degli animali, dell’energia, ecc.. Infatti, l'agricoltura sostenibile promuove ed arricchisce la biodiversità. Il mantenimento di questa biodiversità è essenziale per la produzione sostenibile di cibo e di altri prodotti agricoli e per i benefici che questi forniscono all'umanità, tra cui la sicurezza alimentare, la nutrizione e i mezzi di sussistenza.

Ricordate che la vostra attività può dare un contributo importante per la conservazione della biodiversità, soprattutto in termini di:

LAVORAZIONE TRADIZIONALE
AGRICOLTURA BIOLOGICA
CONSERVAZIONE DELLE SPECIE
RAZZE E VARIETA’ LOCALI
AGRICOLTURA BIODINAMICA
AGROFORESTAZIONE
NO OGM
ANTICHE RICETTE

Poniamoci qualche domanda

È possibile per voi dimostrare che la vostra impresa è in qualche modo attiva nella conservazione della Biodiversità, contribuendo a rendere l’attività agricola un’attività sostenibile, in una visione globale?

Certificazione della Qualità

La certificazione è il procedimento formale con il quale una persona o organismo accreditato o autorizzato valuta e verifica (e attesta per iscritto mediante l'emissione di un certificato) attributi, caratteristiche, qualità, qualificazione, o stato di individui o organizzazioni, beni o servizi, procedure o processi, o eventi, o situazioni, in conformità con i requisiti o gli standard stabiliti.

Sistemi di certificazione

In quanto agricoltori, potreste avere esigenze da soddisfare in termini di qualità, ad esempio:

Esigenze primarie: collegate alla protezione di diritti fondamentali come quello alla salute, alla sicurezza, alla dignità e in generale alla vita.
Esigenze secondarie: collegate allo sviluppo economico o all’aumento del benessere della società.

Esse sono caratterizzate da diversi livelli di priorità e di protezione:

- le esigenze primarie sono protette dalle leggi dello stato mediante regolamentazioni tecniche obbligatorie, che prescrivono i requisiti essenziali della protezione dell’interesse pubblico generale, come la salute e la sicurezza
- le esigenze secondarie sono coperte da standard tecnici o disciplinari volontari, che sono prodotti dagli organismi che gestiscono la standardizzazione e da altri soggetti autorizzati con il consenso di tutte le parti coinvolte.

Ma occorre ricordare che il mancato rispetto delle norme obbligatorie è una violazione della legge. Lo scostamento dagli standard tecnici (certificazioni volontarie) non è un’infrazione della legge, ma l’assenza della certificazione volontaria può precludere l’accesso a determinati segmenti di mercato o creare comunque uno svantaggio, anche in assenza di sanzioni.

La certificazione volontaria può riguardare:
  • il personale
  • i prodotti
  • i sistemi

La certificazione è volontaria, ma una volta implementata il suo rispetto è obbligatorio, perché le regole sono stabilite dalla legge.

L’accreditamento è un servizio intrapreso nel pubblico interesse, in modo che i clienti professionali, i consumatori finali, le istituzioni e le autorità locali possono fidarsi, lungo tutta la catena distributiva, della qualità e sicurezza dei beni e servizi disponibili in un mercato che, va ricordato, è crescentemente globalizzato.

Ruoli:
Coloro che scrivono gli standard, decidendo quali sono le regole da rispettare.
  • a livello internazionale: IEC (per il settore elettrico) o ISO (per gli altri settori)
  • a livello europeo: CENELEC (per il settore elettrico) o CEN (per gli altri settori)
  • a livello nazionale in Italia: CEI (settore elettrico) o UNI (per gli altri settori).

Autorità di accreditamento: ciascuno stato membro europeo ha un organismo di accreditamento.
L’organismo nazionale è responsabile dell’accreditamento in accordo con gli standard internazionali della serie ISO 17000 e delle guide e delle serie armonizzate delle norme europee EN 45000. Tutti questi enti sono organizzazioni non profit.

In Italia: ACCREDIA

Altre certificazioni


La qualità può essere certificata. Ciò significa che un ente autorizzato ("terzo"), scrive, sotto la sua responsabilità, dopo aver fatto tutti i controlli necessari, che un prodotto, un processo, un servizio o una figura professionale rispettano i requisiti fissati da una legge o da un disciplinare.
I sistemi di certificazione possono essere obbligatori o volontari, e possono essere, ad esempio, necessari per avere l’autorizzazione ed esportare prodotti di un certo paese, o anche per venderli a un certo tipo di clienti, che hanno bisogno di certificazioni come garanzia B2B di base.

Le principali tipologie di certificazione- Quadro di sintesi

Certificazioni regolamentate:
  • DOP-IGP e STG
  • Biologico (Reg CE 834/07),
Certificazione di prodotto:
  • biologico, agricoltura integrata
  • tracciabilità - "dalla fattoria alla forchetta" (ISO 22005: 2007)
  • disciplinare di prodotto: BRC (British Retailer Consortium) e IFS (International Food Standard) per le imprese di trasformazione
  • GLOBALGAP (ex EUREPGAP) per frutta e verdura;
  • "No OGM", etc.
Certificazioni di sistema:
  • gestione della qualità (ISO 9001)
  • ambiente (ISO 14001)
  • sicurezza alimentare (ISO 22000: 2005)
  • salute e sicurezza (OHSAS 18001) dei lavoratori, ecc
Nel settore alimentare ci sono tre diversi tipi di certificazione

1. I disciplinari:
  • DOP,
  • IGP,
  • STG,
  • Biologico,
  • ecc.
2. Certificazioni del prodotto:
  • agricoltura integrata,
  • "dai campi alla tavola",
  • no OGM,
  • BRC (British Retailer Consortium) e IFS (International Food Standard),
  • GLOBALGAP,
  • ecc.
3. Certificazioni di gestione del sistema:
  • gestione ambientale ISO 14001
  • gestione della qualità ISO 9001
  • gestione della sicurezza alimentare ISO 22000: 2005
  • salute sul lavoro e gestione della sicurezza OHSAS 18001
  • HACCP

Le certificazioni religiose

Perché non considerare un'altra opportunità: LE CERTIFICAZIONI RELIGIOSE?

Le certificazioni religiose sono concesse da organizzazioni private e non vi è alcuna regolamentazione europea, ma solo la regola religiosa da rispettare.

Ci sono Paesi in cui l'importazione di cibo che non è certificata come Halal è proibita. Se si desidera penetrare questi mercati, è obbligatorio che i prodotti ricevano la conformità Halal. Inoltre, il mercato dei prodotti Halal è in crescita a causa dell’aumento della migrazione della popolazione musulmana in tutto il mondo.
Per ottenere la certificazione Halal, tutta la catena del valore coinvolta nel processo di produzione deve essere riconosciuta come Halal. La certificazione Halal comprende il controllo di qualità in ogni fase del processo di produzione, il processo di fabbricazione, il magazzinaggio e logistica, nel settore dei trasporti in entrata e in uscita. Ultimo ma non meno importante, la certificazione Halal coinvolge anche la fornitura di mezzi finanziari e la responsabilità sociale delle imprese. La certificazione Halal può essere rilasciata a favore delle vendite commerciali, compresi i punti vendita GDO.


Un altro esempio è la certificazione Kosher. Kosher si riferisce ad una serie di leggi bibliche intricate che illustrano i tipi di cibo che un ebreo può mangiare e il modo in cui può essere preparato.
Per ottenere la certificazione Kosher, tutti gli ingredienti di tutti i prodotti e il processo di preparazione del prodotto devono essere certificati anche per l’osservanza dei precetti kosher.

Perché ottenere una certificazione di prodotto?

I sistemi di certificazione della qualità sono uno strumento utile per analizzare la vostra attività. È possibile ottenere benefici sia in termini di miglioramento dell’organizzazione interna che vantaggi competitivi sul mercato.
Certificazione di prodottoCertificazione di Gestione del sistema
OggettoQualità del prodotto (basata su una caratteristica specifica)Sistema di qualità
Applicato aProdottoAzienda
Destinato aConsumatoreCliente
ObiettivoSoddisfazioneAffidabilità
RiferimentoDisciplinare e del regolamentoStandard ISO 9000
StandardEN 45011EN 45012
Organo di controlloRiconosciuto / Notificato / AccreditatoAccreditato
EffettiConformità del prodottoConformità della Società o del suo Dipartimento
ValorizzazioneEtichetta sui prodottiPromozione della società, nessuna etichetta del prodotto ammessa

La certificazione di prodotto è un elemento di chiarezza per i consumatori e un'opportunità per la vostra azienda per aumentare gli sforzi che avete fatto nella direzione della qualità grazie al marchio che viene apposto sul prodotto

La certificazione nel settore agroalimentare porta benefici significativi sia per i consumatori che per gli agricoltori. Specialmente nel caso di crisi alimentari, la comunicazione sulla qualità diventa un aspetto fondamentale, garantendo al consumatore un buon numero di caratteristiche di qualità e di continuità.
È per questo che la certificazione può rappresentare non solo un modo di promuovere il valore dei prodotti, ma anche una leva importante per la crescita organizzativa e professionale della vostra azienda.
This project has been funded with support from the European Commission.
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