Date un'occhiata a questa immagine. Il signor SOLE sta facendo del suo meglio per creare un unico, fantastico cielo ad ogni alba. Il problema è che la maggior parte delle persone sono addormentate a quell’ora, e non la vedono. Il signor SOLE non si preoccupa, perché sta facendo tutto questo per il proprio piacere, ma se avesse avuto una società, con lavoratori sul libro paga, ed altri costi, tasse da pagare e così via? Vorrebbe che la sua qualità fosse riconosciuta al massimo livello possibile, e non solo fatta oggetto di ammirazione, ma con un riconoscimento che si traduca in prezzi più elevati pagati per il servizio, margini più elevati, fedeltà dei clienti, ecc. Probabilmente avrebbe deciso di comunicare quest’evento ("Offriamo una vista completamente diversa ogni mattina, accertatevi di poter prendere parte a questo spettacolo eccezionale…"), forse anche con promozioni, sconti per famiglie o sconti in determinati periodi (ad esempio, in estate, quando l'alba avviene molto presto al mattino). Ora, il signor SOLE non ha concorrenti, ma se ne avesse avuti, avrebbe dovuto accertarsi che il consumatore potesse distinguere agevolmente le sue “albe” da quelle dei suoi concorrenti, che i clienti sapessero esattamente quali vantaggi siano ottenibili dalla contemplazione di tali albe, e siano in grado di riconoscerle ovunque si trovino sulla Terra. Avrebbe quindi probabilmente creato un marchio di “Mr. SOLE”, molto piacevole da vedere e facile da riconoscere, avrebbe associato un motto ("Sunny life"?), e fatto in modo che la sua marca ("Signor SOLE, facciamo albe dal 1.000.000 a. C.") sia vista più spesso possibile. Siete d’accordo?
Le politiche di branding sembrano facili, quando le osserviamo dall’esterno. Del resto, che problema c’è? Occorre solo prendere un buon disegno, trarne un logo, dargli un nome, ed è fatto. Ma è vero?
Un marchio è un simbolo. Un simbolo è un mezzo di comunicazione molto sintetico, ma ugualmente molto potente.
Gli esseri umani danno ai simboli un'importanza superiore a quella di cui sono consapevoli. Pensate a simboli politici, religiosi della storia.
Un marchio (fatto bene) attiva qualcosa nella mente di chi lo vede, e questo qualcosa è composto da diversi elementi: l'immagine, le parole associate all'immagine, il carattere con cui sono scritte le parole, e un’enorme quantità di aspetti legati a questi, tra i quali le esperienze che ogni singola persone ha avuto con l'azienda e con i prodotti associati a quel marchio.
Per mezzo di un marchio, potete:
- esprimere e descrivere la vostra identità aziendale;
- fare una promessa ai vostri clienti, circa i vantaggi offerti (una promessa che va assolutamente mantenuta).
Per mezzo di un marchio si garantisce che, ovunque i consumatori incontrino una data marca, essi riceveranno gli stessi prodotti (o servizi) e lo stesso livello di qualità. Si ha, quindi, effetto sullo spazio, ma anche nel tempo (se i clienti incontrano la stessa marca dopo 6 mesi o 2 anni, la qualità sarà lo stessa (o, addirittura, il che è meglio, sarà migliorata!).
Un marchio può essere visto come un servizio importante: esso consente, infatti, ai consumatori di evitare il confronto e la ricerca di prodotti diversi, per effettuare una scelta: sanno esattamente cosa aspettarsi dai prodotti con un dato brand. Il marchio, se è ben costruito, comunicato e di successo aiuta a trovare ciò si cerca a colpo d'occhio.
Ricorda che
La qualità, qualunque cosa si intenda con questa parola, può implicare dei costi per il suo ottenimento.
Ricorda che
In una marca, ci sono cose che si possono controllare ed aspetti (altrettanto importanti) cose che non si possono controllare.